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Rete Ricibo

Cibo, spreco e povertà.

Verso le Food Policy.

L'OBIETTIVO DEL REPORT

Quando si parla di cibo, si pensa alla dieta, al caro prezzi, a Masterchef o alla foto del piatto al ristorante da postare sui social. In realtà il cibo è molto di più: un universo fatto di filiere alimentari, cultura, tradizioni, logistica, equilibri commerciali e regolamenti internazionali, sprechi, povertà, sfruttamento ecc. Esplorare questo universo attraverso una lettura che collega il globale con il territorio cittadino, ci permette di toccare con mano quanto ci riguarda da vicino e di attivare una riflessione sul ruolo attivo che ognuno, come cittadino, impresa o istituzione, può avere nella sua comunità di riferimento. Con questo report Ricibo intende raccontarsi e allargare lo sguardo su questi temi per provare a cambiare prospettiva rispetto al proprio agire sul territorio.

LO SCENARIO GLOBALE

1/3 del cibo prodotto nel mondo viene sprecato,
ma potrebbe nutrire 4 volte gli 828 milioni* di persone
che vivono quotidianamente in condizioni
di insicurezza alimentare.

* Fonte World Food Program: https://www.wfp.org/global-hunger-crisis.

SISTEMI ALIMENTARI E SPRECHI GENERATI

I sistemi di produzione locale sono notevolmente 
più efficenti rispetto ai sistemi industriali.
EFFICENZA
Sistemi locali
Sistemi industriali
SPRECO GENERATO
Sistemi locali
Sistemi industriali
Ridurre lo spreco alimentare e il consumo di carne,
aiuterebbe a ridurre il cambiamento climatico.

LA POVERTÀ ALIMENTARE

La povertà alimentare non si risolve con il recupero delle eccedenze alimentari e limitarsi a recuperarle può giustificare la produzione di spreco. Il diritto ad un cibo adeguato non è il diritto ad essere sfamati ma quello a potersi alimentare con dignità.
TEMA
1
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Moltissime persone soffrono la fame e faticano a soddisfare il proprio fabbisogno energetico quotidiano.
FALSO MITO
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Bisogna aumentare la produzione di cibo per poter sfamare le persone che ne hanno bisogno.
SOLUZIONE REALE
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Affrontare il problema dello spreco alimentare in modo strutturale per risolvere il problema a monte (durante la fase di produzione).
DATI A SUPPORTO
Il cibo sprecato nel mondo potrebbe nutrire 4 volte gli 828 milioni di persone in condizioni di insicurezza alimentare.
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TEMA
1
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In Italia si stima che il consumatore finale sprechi fino al 40% del cibo prodotto dalla filiera alimentare.
FALSO MITO
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Il principale responsabile dello spreco di cibo è proprio il consumatore finale, avendo lui stesso il libero arbitrio.
SOLUZIONE REALE
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Rendere il consumatore in grado di effettuare scelte realmente libere (le decisioni alimentari del consumatore sono condizionate da influenze spaziali, economiche e di marketing).
DATI A SUPPORTO
I sistemi di produzione locale, a parità di risorse impiegate, sono notevolmente più efficienti rispetto ai sistemi industriali.
TEMA
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Il cambiamento climatico è un insieme di fenomeni ormai innegabile che rischia di cambiare radicalmente la vita sulla Terra per come la conosciamo.
FALSO MITO
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Il principale elemento responsabile dei cambiamenti climatici è l'utilizzo dei combustibili fossili.
SOLUZIONE REALE
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Ridurre lo spreco alimentare e il consumo di carne, oltre a rendere le produzioni rigenerative, aiuterebbe mitigare il cambiamento climatico.
DATI A SUPPORTO
La produzione alimentare ha un grande impatto sull'ambiente rispetto al totale delle attività umane.
TEMA
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Mangiare cibo locale è uno slogan ampiamente utilizzato nei confronti della dieta quando viene trattato il tema della sostenibilità dei sistemi alimentari (il classico "km 0", “mangia locale”).
FALSO MITO
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È fondamentale adottare una dieta che si basi quanto più possibile sul concetto di "km 0" e che ognuno di noi abbia una predisposizione all'acquisto di "cibo locale".
SOLUZIONE REALE
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È molto più importante ciò che si mangia rispetto alla provenienza del cibo.
DATI A SUPPORTO
Gli alimenti di origine animale hanno un'impronta più elevata, rispetto a quelli di origine vegetale, come produzione di CO2 e consumo di acqua.
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I FALSI MITI SULLO SPRECO ALIMENTARE E RELATIVI DATI A SUPPORTO

1 / 6

I NUMERI A GENOVA

A Genova ogni anno finiscono in discarica
circa 10.000 tonnellate di cibo ancora commestibile.
Un danno dal punto di vista sociale oltre che
sotto il profilo economico.

I NUMERI DEI SUPERMERCATI GENOVESI RELATIVI ALLO SPRECO ALIMENTARE

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18%
Percentuale di supermercati sul territorio genovese che donano regolarmente eccedenze alimentari.
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2.400
Tonnellate di spreco alimentare su base annuale dai supermercati presenti sul territorio genovese (24% del totale).
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+4%
Aumento percentuale su base annua del numero di supermercati presenti sul territorio genovese (260 totali).
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850
Tonnellate di spreco alimentare su base annuale potenzialmente recuperabili per essere distribuite.

RICIBO — CHI SIAMO

La Rete Ricibo nasce nel 2017 nel territorio del Comune di Genova come progetto di Rete cittadino per il contrasto allo spreco e alla povertà attraverso il recupero e la ridistribuzione delle eccedenze alimentari a fini di solidarietà sociale. Oggi nella Rete sono coinvolte più di 90 Associazioni che, tramite strumenti condivisi, recuperano annualmente più di 200 tonnellate di eccedenze alimentari distribuite poi a circa 20.000 beneficiari. Temi caratteristici di Ricibo sono la tracciatura trasparente e in tempo reale della filiera del recupero, la sua valutazione riguardo all'impatto economico, ambientale e sociale e l’attivazione di una comunità di pratiche.

LA NASCITA DELLA RETE

Nel 2017 nasce la Rete Ricibo, inizialmente
come pagina Facebook e poi come accordo
di cooperazione informale.
2015
M.U.F.P.P
Genova aderisce al Milan Urban Food Policy Pact, un accordo di cooperazione tra oltre 170 grandi città per rendere il sistema alimentare delle loro aree urbane più equo e sostenibile.
2016
Rete Città Sane
Genova aderisce al progetto “Rete Città Sane” e nasce il tavolo su povertà alimentare e lotta allo spreco. Viene deliberata la Legge Nazionale per contrastare lo spreco.
2017
Accordo di cooperazione: nasce Rete Ricibo
Sono 6 le Associazioni fondatrici della Rete: Comunità San Benedetto al porto, Caritas Diocesi Genovese, Croce Rossa Comitato di Genova, Borgo Solidale, Sole Luna, Arciconfraternita Morte e Orazione in Voltri.
2018
Rete Ricibo diventa progetto
Rete Ricibo diventa progetto grazie al sostegno economico di Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione Carige. Viene introdotta una riduzione della TARI per le aziende che donano cibo.
2021
Cresce la Rete
I soggetti fondatori si costituiscono in un ATS definendo vision e mission della Rete. Le Associazioni collegate alla Rete sono più di 90.
2022
Nasce il tavolo per le Food Policy
Nel 2022 nasce la proposta di Food Policy in collaborazione con altre Associazioni (Cittadini Sostenibili, Terra, Fridays For Future, Extinction Rebellion, Unigeco). Viene inaugurata la campagna “#GenovaSprecoZero”.
2023
Chi siamo oggi
Sono oltre 90 le organizzazioni attive nella Rete: proviamo ad avere un approccio sistemico al tema dello spreco alimentare, per gettare le basi per una città a spreco zero.

LA STORIA DI RICIBO

RETE RICIBO VERSO LE FOOD POLICY

Il cibo è il punto di partenza per ripensare le politiche di un territorio. Le food policy sono la sintesi perché indicano la traiettoria a la visione per le politiche in ogni settore.

I 2 OBIETTIVI CHE LE FOOD POLICY LOCALI DOVREBBERO AVERE SECONDO RICIBO

I

Garantire a tutti l'accesso a un cibo sano per
tutelare lo stato di salute e la dignità della persona
e migliorarne la qualità della vita.

2

Orientare la città verso un sistema alimentare urbano circolare
e sostenibile che preveda lotta agli sprechi alimentari,
circolarità delle filiere alimentari ed educazione al consumo
consapevole di cibo sano, sicuro, sostenibile,
prodotto e distribuito nel rispetto dei diritti umani
e dell’ambiente.

COME FUNZIONA LA RETE RICIBO

La Rete è una comunità: il suo modello è orizzontale e favorisce il libero scambio di informazioni, eccedenze e risorse tra tutti i soggetti, incoraggiando il ruolo attivo di ognuno nello sviluppo proprio e della Rete.

MODELLO DI LAVORO DI RICIBO:
SERVIZI OPERATIVI e DI SUPPORTO

MODELLO DI RECUPERO E RIDISTRIBUZIONE

Ricibo:
• svolge un ruolo di interfaccia con supermercati e Aziende;
• gestisce direttamente la logistica di grosse donazioni;
• intercetta i diversi donatori.

Gli strumenti utilizzati dalla Rete (chat WhastApp e app Bring The Food) permettono condivisione
in tempo reale di eccedenze e informazioni trasparenti, favorendo una gestione partecipata dei processi.

IMPATTO ECONOMICO E AMBIENTALE DEL RECUPERO DELLE ECCEDENZE NEL 2022

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215
MILA kg
Eccedenze recuperate e ridistribuite. Il calcolo è possibile grazie al dettaglio delle tracciature del recupero
attraverso l’applicazione Bring The Food.
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861
MILA €
Valore stimato dei 215mila kg di eccedenze recuperate e ridistribuite.
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447
MILA kg
Kg di anidride carbonica non sprecata nell’aria grazie all’attività di recupero e ridistribuzione delle eccedenze.
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31
MILA €
Risparmio sul costo dei rifiuti generato grazie all’attività di recupero e ridistribuzione delle eccedenze.*

* Il calcolo economico del risparmio sul costo del rifiuto è stato fatto considerando solo il 60% delle eccedenze recuperate; nei calcoli non sono state considerate le spese sospese.

DATI PRINCIPALI DELLE ECCEDENZE RECUPERATE (215.568 KG) NEL 2022

RITORNO DI INVESTIMENTO IN RICIBO

Investimento sul progetto Rete Ricibo
1€
Ritorno di investimento che ricade sul territorio
10/13€

IL PERCORSO PER LA COSTRUZIONE DI UN TAVOLO PER LE FOOD POLICY

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RICIBO NELLE SCUOLE

Il progetto “Buon appetito piatto pulito” propone
nelle scuole di ogni ordine e grado, una riflessione
sul tema dello spreco alimentare. In particolare
si lavora sulla percezione e sull’abilità di misurazione
dello spreco alimentare nelle mense scolastiche
e/o nei supermercati.

CONTATTI

Rete Ricibo
Sede operativa Ass. Comunità San Benedetto al porto
Via Buozzi 17, 16126 Genova (Ge)

Realizzato con il contributo di
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Crediti: Plurale | Cruo